Perché l’acido alfa-linolenico previene le infiammazioni

Perché l’acido alfa-linolenico previene le infiammazioni

Ecco come questo nutriente, che si trova in ortaggi e cereali, ma soprattutto nella parte grassa dei semi e nelle noci, può aiutarci a superare un momento di difficoltà

 

Negli ultimi anni siamo molto più consapevoli rispetto a ciò che mangiamo. I principi alla base di un’alimentazione corretta stanno diventando lentamente patrimonio comune: sappiamo che il comportamento a tavola influenzerà non solo il nostro peso, ma anche le energie che avremo da spendere nel corso della giornata; soprattutto, ci stiamo abituando al fatto che l’alimentazione ha ricadute sulla nostra salute. Vale anche per fenomeni che sembrano completamente slegati rispetto a ciò che mangiamo: ad esempio, le infiammazioni.

Di per sé le infiammazioni sono un meccanismo di difesa. Si tratta di una risposta dell’organismo rispetto a un agente che ha provocato un danno a livello locale. Per quanto possa sembrare strano, per esempio, l’arrossamento, l’indolenzimento e il gonfiore sono il modo in cui il nostro corpo reagisce a un pericolo esterno, e non gli effetti di quella minaccia. Il vero rischio delle infiammazioni è che diventino croniche, che questo processo momentaneo di rigenerazione si protragga nel tempo fino a costituire la nuova normalità.

Anche se naturalmente non è l’unico modo di curarle, ci sono alcuni nutrienti in grado di contrastare le infiammazioni: tra questi l’acido alfa-linolenico (ALA)

L’acido alfa-linolenico è un grasso essenziale che appartiene alla serie degli Omega-3. Rispetto all’acido eicosapentaenoico (EPA) e all’acido docosaesaenoico (DHA), ovvero gli altri due elementi della “triade” Omega, è l’unico veramente “essenziale”, cioè che non può essere sintetizzato dall’organismo, e va dunque introdotto con la dieta.

Tra i numerosi benefici degli Omega-3, c’è quello di produrre citochine antinfiammatorie, quelle molecole proteiche che vengono secrete appunto in seguito a uno stimolo e consentono i processi di rigenerazione cellulare. È quello di cui abbiamo bisogno durante le infiammazioni, ed è questa la ragione per cui un corretto apporto di ALA può aiutare il nostro corpo a superare più agilmente il momento di difficoltà.

Acido alfa-linolenico è importante in caso di infiammazione, vediamo dove trovarlo

L’ALA è presente in buone quantità nelle foglie verdi delle piante, compresi fitoplancton e alghe; nei legumi e nei cereali, ma soprattutto nella parte grassa dei semi e nelle noci. Per assimilarlo negli ortaggi è necessario consumarli crudi, mentre per i cereali vanno predilette le forme integrali a discapito di quelle lavorate. Per quanto riguarda gli oli, invece, il consiglio è di sostituire almeno in parte l’extravergine di oliva con quello di chia o di lino. Ma la fonte migliore rimane quella costituita dalle noci: contengono all’incirca 6,5 grammi di ALA ogni 100 di prodotto, e basta mangiarne cinque o sei al giorno per rispondere al fabbisogno quotidiano di acido alfa-linolenico. 

 

 

 

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È fantastico decidere di provarci. Non cercare scuse, ma cerca soluzioni. Carmen Zedda

nutrizionista biologa, alimentazione donna, nutrizione per sportivi, test intolleranze, educazione alimentare, dieta personalizzata

 

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