Cavolfiore: proprietà, benefici e utilizzi in cucina

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Cavolfiore: proprietà, benefici e utilizzi in cucina

Questo ortaggio invernale è un toccasana che non può mancare sulla nostra tavola

 

La stagionalità in cucina è importante: anche se oggi, grazie alla rete di distribuzione globale, frutta e verdura di ogni tipo sono ormai disponibili in qualsiasi momento dell’anno, conviene comunque privilegiare i prodotti che vengono raccolti in un determinato periodo.

E dato che siamo nel cuore dell’inverno, sarebbe delittuoso non inserire nella nostra dieta uno degli ortaggi principe della stagione fredda: il cavolfiore. Le proprietà e i benefici del cavolfiore sono molteplici. Il basso contenuto calorico (25 calorie per 100 grammi di prodotto) lo rende perfetto per chi vuole dimagrire, anche perché ha un potere saziante notevole. È poi ricco di minerali come potassio, calcio, ferro e di vitamine, in particolare la C.

Ma la lista dei meriti del fiore della brassica oleracea non è certo finita: ha proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, risulta utile nel tenere sotto controllo il tasso glicemico e la pressione arteriosa, e quindi è consigliato per soggetti diabetici e ipertesi; regolarizza il battito del cuore, è utile nel combattere il raffreddore, aumenta la concentrazione e fa bene alle ossa. Grazie alle fibre e all’acqua che contiene, infine, aiuta a regolarizzare l’intestino e quindi ha un effetto depurativo sull’organismo.

Elencate le proprietà del cavolfiore, non resta dunque che decidere come cucinarlo

Va da sé che questo ortaggio può essere presentato come contorno, dopo averlo fatto bollire in acqua calda e condito con un po’ di olio. Naturalmente, però, abbiamo mille alternative: può essere ingrediente principe per minestre e per il sugo della pasta, gratinato con il parmigiano, oppure unito a uova e mozzarella per uno sformato che rappresenta un secondo piatto vegetariano completo e goloso.

Si può mangiare crudo?

Sì, il cavolfiore si può gustare anche crudo, come nella celeberrima insalata di rinforzo, piatto tipico della tradizione napoletana. Sempre in tema di insalate, possiamo pensare di realizzarne una accostando al cavolfiore un po’ di frutta secca, con cui si abbina molto bene.

Se vogliamo poi sfruttare le potenzialità di questo ortaggio nel combattere il raffreddore, il consiglio è di centrifugarlo: così si ottiene un vero e proprio rimedio naturale che darà sollievo al nostro naso e ai polmoni.

In definitiva, l’unica controindicazione del cavolfiore risiede nel suo odore: specialmente quando lo si cuoce, emana un sentore di zolfo che può disturbare. Il consiglio per mitigarlo è di farlo bollire insieme a una patata, qualche foglia di alloro o una fetta di pane imbevuta di aceto.      

 

 

 

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È fantastico decidere di provarci. Non cercare scuse, ma cerca soluzioni. Carmen Zedda

nutrizionista biologa, alimentazione donna, nutrizione per sportivi, test intolleranze, educazione alimentare, dieta personalizzata

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