Come impostare una dieta vegetariana

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Come impostare una dieta vegetariana

Eliminare la carne si può, a patto di seguire alcune regole

 

Sempre più persone decidono di eliminare la carne dalla propria alimentazione, per motivi etici, gusto personale o per salvaguardare la propria salute: il consumo eccessivo di carne infatti può provocare l’insorgere di tumori, senza dimenticare che gli allevamenti intensivi e non, comportano un utilizzo smodato di acqua e rischiano di rappresentare un modello non sostenibile in un mondo globale. Uccidere gli animali è visto da sempre più persone come una barbarie, e c’è infine chi, semplicemente, non apprezza il sapore della carne. 

Bilanciare la dieta vegetariana

La prima cosa da dire è che seguire una dieta vegetariana è possibile senza scompensi per l’organismo, specialmente se si continuano a consumare uova e derivati del latte. Ciononostante, è fondamentale ricordarsi di seguire alcuni piccoli accorgimenti: vediamo dunque come bilanciare la nostra dieta vegetariana.

 

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Eliminando carne e pesce dalla nostra alimentazione, dovremo trovare altrove il calcio, il ferro e le vitamine che ci servono, e naturalmente le proteine animali. Quest’ultima necessità è forse lo scoglio maggiore da superare: si trovano in uova e formaggi, legumi di tutti i tipi e nei funghi, ma anche in tofu, seitan e quinoa. Il ferro, invece, può arrivare dalle fragole, dal radicchio verde, dagli spinaci, da cavoli e cavolfiori. La vitamina C è garantita dagli agrumi, per l’Omega-3 di cui è ricco il pesce si può rimediare parzialmente con le noci, ma bisogna prestare attenzione a non mangiarne troppe a causa dell’alto contenuto calorico.

Che alimentazione giornaliera seguire, dunque?

Innanzitutto, bisogna sottolineare che il numero di pasti quotidiani è lo stesso che nella dieta onnivora: quindi tre principali, con una colazione abbondante e una cena più leggera, intervallati da un paio di spuntini a metà mattina e a metà pomeriggio. Introdurre, in base ai propri gusti e tolleranze personali, i latticini così come le uova. Inserire un piatto a base di cereali come avena, farro, grano, orzo, segale e legumi: fagioli, lenticchie e piselli. Per il resto, frutta e verdura garantiranno come al solito l’apporto di fibre e vitamine necessario al nostro organismo.

Rimane molto importante, in ogni caso, sottoporsi a regolari esami del sangue quando si segue un regime di questo tipo, in modo da monitorare i propri valori ed applicare eventuali correttivi alla dieta. In caso di gravidanza, poi, è assolutamente necessario rivolgersi al proprio medico e al proprio nutrizionista.

Ciao, a presto 🙂

 

 

carmenzedda@gmail.com

 

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Carmen Zedda nutrizionista biologa, test intolleranze, educazione alimentare, dieta personalizzata, esperta in nutrizione per sportivi e alimentazione per le donne.

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