Lenticchie, non solo a Capodanno
Questi legumi sono ricchi di proteine, ferro, vitamine e antiossidanti, e meritano di stare in tavola il più spesso possibile
Che lo si festeggi in coppia o in famiglia, tra amici o da soli, a San Silvestro c’è una sola cosa che non può mancare: le lenticchie a tavola. Mangiarle insieme a cotechino o zampone nell’ultima cena dell’anno è infatti considerato di buon auspicio, forse perché già nell’antica Roma era usanza regalare una borsa di cuoio piena di questi legumi, con l’augurio che si trasformassero in quelle monete che ricordavano per via della forma.
Ricordo storico a parte, sarebbe un peccato relegare le lenticchie a semplice contorno per Capodanno: sono estremamente versatili e hanno numerose proprietà benefiche, e meritano dunque di entrare nella nostra dieta abituale.
Preziosa fonte di proteine vegetali e ferro
Per prima cosa, come tutti i legumi, rappresentano un’ottima fonte di proteine vegetali, e non a caso sono sempre state considerate la “carne dei poveri”. Sono quindi irrinunciabili per chi segue una dieta vegetariana o vegana ma non solo, anche perché variare la fonte di proteine è una regola fondamentale quando si parla di benessere e prevenzione.
Le proteine delle lenticchie mancano però di alcuni aminoacidi essenziali (cisteina e metionina) che ne compromette il valore biologico: perché siano assimilate a dovere, bisogna dunque consumare le lenticchie insieme alla pasta o ai cereali. Anche il ferro, presente in grandi quantità in questi legumi, superiori anche a quelle che si trovano nella carne, per essere assorbito nel modo giusto necessita di essere abbinato a vitamina C fresca, come quella che si può trovare nel succo di limone o nell’arancia.
Saziano, aiutano l’intestino pigro e sono benefiche per chi soffre di trigliceridi alti
Le lenticchie sono nutrienti ed energetiche, e garantiscono un notevole apporto di isoflavoni, tiamina e vitamina B3. I primi sono potenti antiossidanti, la seconda favorisce memoria e concentrazione, mentre la vitamina B3 è utile per ridurre il livello di trigliceridi nel sangue. La ricchezza di fibre, infine, associata ai pochi grassi insaturi rende le lenticchie valide alleate non solo contro la stitichezza, ma anche nella lotta all’arteriosclerosi.
Chiariti i numerosi motivi per cui le lenticchie andrebbero inserite nella nostra dieta settimanale, anziché comparire nel solo menu di Capodanno, vediamo adesso in che modo farlo operativamente. Per fortuna, come anticipato, si tratta di un alimento estremamente versatile.
L’unico accorgimento fondamentale consiste nel consumarle solo previa cottura, non solo per questioni di gusto ma perché contengono da crude sostanze antidigestive.
Vediamo insieme le combinazioni per portare in tavola le lenticchie
Si possono cucinare in tantissimi modi: in umido al sugo di pomodoro, come contorno per vari tipi di secondo; sotto forma di polpette o hamburger, se non amiamo la carne (o abbiamo deciso di farne a meno per una sera). Si può realizzare una gustosa zuppa, aggiungerle al purè di patate o alla crema di zucca, cucinarle insieme alla pasta, farne fritelle o realizzare un piatto tipico della cucina indiana come il dhal unendole a zenzero, curcuma e altre spezie, anche se in questo caso saranno da preferire le lenticchie rosse, diffuse in Oriente, rispetto a quelle nostrane.
Insomma, trovare una maniera per portare le lenticchie in tavola anche quando il Capodanno è lontano è davvero facile e consigliato.
Altre idee su come cucinare i legumi? Potete provare l’hummus di ceci o forse è più gustosa la crema di piselli, queste due ricette potrebbero servire come un buon esempio per chi ha difficoltà ad amare i legumi. Non è mai troppo tardi per cambiare!
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Nutrizionista biologa, educazione alimentare, esperta in alimentazione femminile, dieta personalizzata È fantastico decidere di provarci. Non cercare scuse, ma cerca soluzioni. Carmen Zedda
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