Perché mangiare le fragole fa bene

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Perché mangiare le fragole fa bene

Con l’arrivo della primavera, le fragole non possono mancare nella nostra dieta

 

La stagionalità è un criterio importante quando si decide cosa mettere nel carrello della spesa. In quest’era di coltivazioni in serra e di mercato globale, dove tutto sembra disponibile (e in effetti, in molti casi, lo è) 365 giorni su 365, può capitare di trascurare questo criterio, e naturalmente la cosa è comprensibile.

Primavera la stagione delle fragole

Ma con l’arrivo della primavera e dei tanti prodotti che offre, il consiglio è di privilegiare la verdura e la frutta di stagione: anche per questo è il momento di parlare delle fragole e delle loro indiscutibili qualità.

Iniziamo col dire che le fragole sono davvero leggere. Forse è la loro bontà a trarci in inganno, ma con sole 27 calorie per 100 grammi di prodotto, possiamo dirlo: ci sono tentazioni ben peggiori. Anzi.

Le fragole aiutano la digestione, perché ricche di fibre, e grazie all’acido ellagico, alla vitamina C e ai flavonoidi che contengono hanno un’azione antiossidante sull’organismo. Se consideriamo poi che favoriscono la produzione di adiponectina, un ormone che stimola il metabolismo, possiamo addirittura sostenere che le fragole ci danno una mano a restare in forma.

Chi l’avrebbe mai detto?

Ma non è finita qua. Sempre per merito della vitamina C, aiutano a produrre collagene, e perciò a prevenire la ritenzione idrica e la formazione della cellulite. Contengono poi xilitolo, utile per contrastare la placca dentale e l’alitosi; infine, sono ricche di minerali, come iodio, fosforo, ferro, manganese e rame, e di folati.

Insomma, se una mela al giorno fa bene alla salute, anche le fragole assolvono dignitosamente il medesimo compito. Ma naturalmente dipende sempre da come le si consuma.

Mangiale al naturale oppure a pezzi nello yogurt

Abbiamo già detto che sono ipocaloriche, ma non possiamo abbinarle a una nuvola di panna montata o a qualche pallina di gelato e pretendere che siano lo stesso light. Lo stesso discorso vale per l’aggiunta di zucchero. Molto meglio mangiarle al naturale, aggiungendovi una spruzzata di limone dopo averle lavate, oppure nello yogurt (bianco, ovviamente).

Il risciacquo va effettuato appena prima di consumarle, evitando di lasciarle in ammollo e levando le foglie all’estremità solo dopo il lavaggio, perché altrimenti s’impregnerebbero d’acqua. Ricordiamoci che le fragole deperiscono facilmente, quindi è necessario conservarle in frigorifero e mangiarle entro un paio di giorni dall’acquisto.

Consumale come spezza fame per stimolare il metabolismo  

Bisogna infine ricordare che le fragole possono aumentare la liberazione di istamina, e potrebbero provocare, in soggetti sensibili, eruzioni cutanee. Meglio quindi non farle mangiare ai bambini di età inferiore ai 2 anni ed evitarle in caso di deficit immunitari. Fatte salve queste precauzioni, la primavera ci regala un dessert naturale, leggero, che accelera il metabolismo e aiuta la digestione, proteggendo inoltre la nostra pelle e il nostro sorriso: come possiamo non approfittarne?

Trovi i miei articoli anche nel blog Regenera

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Carmen Zedda

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ma cerca soluzioni. Carmen Zedda

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